Perché le previsioni del tempo sbagliano? Problematiche nella comunicazione e comprensione delle previsioni meteorologiche

Nel senso comune la meteorologia (ridotta impropriamente ad argomento della fisica) e le previsioni del tempo sono percepite come una via di mezzo tra la magia e la ciarlataneria. Questo atteggiamento è attribuibile, in primo luogo, al fatto che non è stato recepito l’approccio epistemologico, proprio della meteorologia lorenziana, che mette in relazione la meteorologia con il caos deterministico, e ciò costituisce un ostacolo per la comprensione delle previsioni. In secondo luogo, evidenti criticità del processo comunicativo delle previsioni, processo che dovrebbe tenere conto di una serie di fattori estranei alla meteorologia (per es. il contesto geografico di emissione e utilizzo, le caratteristiche e le esigenze del destinatario, etc.), sono concausa della errata interpretazione e della percezione della meteorologia come scienza atipica. Supportato dai risultati di un’indagine, effettuata su un campione nazionale di meteorologi e su un campione di utenti italiani e spagnoli, indicherò alcune proposte perché le previsioni del tempo, che costituiscono un servizio pubblico, possano avere una maggiore efficacia informativa per i processi decisionali.

@InProceedings{Rai11,
  author       = {Raimondi, A.},
  title        = {Perché le previsioni del tempo sbagliano?  Problematiche nella comunicazione e comprensione delle previsioni meteorologiche},
  booktitle    = {Collana Talks@CRS4},
  number       = {20110413},
  month        = {april},
  year         = {2011},
  note         = {contatti: marino.marrocu@crs4.it},
  keywords     = {previsioni del tempo, meteorologia, comunicazione della scienza, storia della meteorologia},
  url          = {https://publications.crs4.it/pubdocs/2011/Rai11},
}